
NAPOLI – Carolina Sepe ha 20 anni, รจ in coma da settimane dopo una sparatoria che ha ucciso il suo papร a Lauro, Avellino. Ma soprattutto, Carolina รจ incinta: in ospedale la curano e vegliano su di lei anche per cercare di salvare la vita del bambino che porta in grembo, insieme alla sua. Un’attesa straziante per il giovane marito che ogni giorno la va a trovare in ospedale, le fa ascoltare sul telefonino la voce dell’altro figlio e lei reagisce con le lacrime. Racconta il Corriere della Sera:
Carolina รจ nellโesistenza muta del coma, in un letto della Rianimazione al Cardarelli di Napoli. Dentro di lei un esserino grande nemmeno quindici centimetri vuole vivere. Siamo alla diciottesima settimana,metร del quarto mese. E dai sei mesi in poi, valutano i medici, in teoria ogni giorno รจ buono perchรฉ nasca. ยซSe sarร un maschietto lo chiameremo Vincenzo, cosรฌ avrร lo stesso nome e cognome del suo povero nonno ammazzatoยป annuncia il marito di Carolina, Giampiero.
ยซLe sto vicino per ore, le parlo, le racconto quello che succede a casa. Ho registrato con il telefonino un video del nostro bambino di due anni e lโaltro giorno le ho fatto sentire la sua voce. Le scendevano le lacrime. Allora lโho rifatto altre volte e lei ha pianto ancora. Io sono sicuro che mi sente e sente la voce di nostro figlio. Sono sicuro che capisce. Non puรฒ comunicare nรฉ muoversi ma capisce. Puรฒ guarire e tornare a casaโฆยป. Il fratello di Carolina, Orlando, dice che lui lโha chiamata: ยซSono qui, da questa parteยป. E gli รจ sembrato di vedere un piccolo movimento della testa. Riflessi, magari dolore, ipotizzano i medici. Che non si spingono a parlare di coscienza.
