Aveva negato la necessità della scorta a Roberto Saviano, ma ieri era tra uno dei poliziotti che hanno preso il boss dei casalesi Antonino Iovine. Vittorio Pisani, capo della Mobile di Napoli, un anno fa aveva giustificato il proprio parere negativo dicendo che “Non ci sono riscontri alle denunce che Saviano ha presentato sulle minacce ricevute dalla camorra”.
Ma lo stesso Pisani, scrive il Giornale, ieri ha messo le manette al superlatitante di Casal di Principe, ‘o ninno, colui che, insieme a Michele Zagaria, “comanda a Gomorra”, come scriveva Saviano. O meglio, “comandava”.
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