CASALSERUGO (PADOVA) – La sua casa è stata devastata dall’alluvione che ha flagellato il Veneto nello scorso novembre, ma secondo la Regione i soldi non le spettano in quanto è la sua seconda casa. La vicenda è stata raccontata da Cesare Arcolini sul Gazzettino.
La protagonista della storia è Graziella Milan, una signora di 52 anni che vive a Montegrotto Terme e possiede una casa anche a Casalserugo, in provincia di Padova.
Scrive Arcolini che, due mesi dopo l’alluvione, “a gennaio finalmente arrivarono i primi acconti”. Al giornalista del Gazzettino la signora Milan ha spiegato: “Ricevetti un bonifico di 22mila 750 euro a parziale copertura dei danni, soldi che avrei dovuto utilizzare per riparare i danni”.
Poi, però, prosegue Arcolini, sarebbe arrivata la richiesta di non utilizzare quei soldi: la signora Milan ha spiegato di essere “stata contattata dal comune di Casalserugo. Mi è stato detto di non utilizzare i soldi dell’acconto perché non mi spettavano essendo l’abitazione danneggiata la mia seconda casa. Adesso vivo nel dramma, una parte dei soldi li ho già investiti e gli altri mi servono per completare la manutenzione”.
La signora aveva ereditato la casa dai genitori defunti. Il sindaco di Casalserugo, Elisa Venturini, ha così spiegato la decisione della Regione Veneto, eseguita poi dal suo Comune: “A seguito di verifiche effettuate è emerso dall’ordinanza che i fondi per gli alluvionati sono destinati soltanto a coloro che hanno una residenza continuativa nel nostro Comune”.