ROMA – Sono almeno trenta gli immobili del Comune di Roma, abitazioni da 70 al massimo 100 euro di canone mensile, assegnati ad esponenti del numeroso clan dei Casamonica. O a prestanome, mogli, parenti. Case non di pregio ma che dovrebbero essere occupate da persone realmente indigenti. Dopo il funerale show sono aumentati i controlli e le verifiche del Comune insieme alle segnalazioni dei cittadini per accertare il tenore di vita degli assegnatari sospetti.
L’assessore ali Trasporti Stefano Esposito afferma che una stima precisa ancora non c’è: “Saranno trenta, quaranta, sessanta, ottanta… Ancora non sono in nostro possesso questi dati, ma quando li avremo non sarà difficile parlarne”. Anche perché dalla giunta tirano in mezzo l’Ater (segnala Alessandro Capponi sul Corriere della Sera), la sezione della Regione che assegna immobili su criteri di assegnazione, ci tengono a precisare dalla regione, stabiliti dal Comune.
Le zone della città dove sono distribuite le case assegnate ai Casamonica vanno dal grosso concentrato alla Romanina, dove il clan ha la sua base in città, al Pigneto, a Spinaceto, sulla Casilina, a Ciampino ma segnalazioni giungono anche dalla centralissima Villa Borghese.