Danilo Coppola, uno dei furbetti del quartierino, torna a fare affari. O almeno ci prova. E torna con i suoi vecchi amori: i giornali, gli immobili e le banche. Dopo essere stato condannato a sei anni per la scalata dei “furbetti” a Bnl e Antonveneta, e mentre restituisce ciò che deve allo Stato, Coppola tenta di tornare in affari. Lo rivela Il Corriere della Sera secondo cui Coppola avrebbe lasciato da parte la finanza intesa come trading di azioni e punterebbe su Porta Vittoria a Milano come luogo del rilancio, visto che può contare su 90 milioni in cassa e l’attenzione di alcuni grossi clienti, come l’Esselunga di Caprotti e di un grosso operatore nel campo degli hotel di lusso a Dubai, Jumeirah, che da poco ha aperto a Londra e New York
Nel frattempo potrebbe essere in arrivo un nuovo finanziamento dal Banco Popolare e l’acquisto della sede del giornale “Finanza & Mercati” per 1,8 milioni di euro. Ma tutti si chiedono: da dove arrivano tutti questi soldi? Coppola ha finora restituito all’Agenzia delle Entrate 60 milioni. Ne mancano 138. Mentre c’è un piccolo giallo su altri 80 milioni che l’immobiliarista avrebbe già versato nel 2009 ma che non è chiaro se si sommino o meno alla nuova transazione che dovrebbe essere tombale. Per i restanti soldi, Il Corriere della Sera, racconta che il Banco Popolare è pronto a finanziare Coppola per 90 milioni di euro ma che veicolerebbe il pagamento al solo acquisto della sede di Porta Vittoria, già proprietà prima di Ferrovie dello Stato con di Zunino con l’Ipi, poi a Coppola e poi a Segre e per tornare, infine, ancora a Coppola.