Sgarbi assolto in secondo grado, non diffamò Caselli

Vittorio Sgarbi

Nessuna condanna per Vittorio Sgarbi, bensì un’assoluzione. La seconda sezione penale della Corte di Appello di Caltanissetta, presieduta da Salvatore Nicastro, ha assolto, perché il fatto non sussiste, Vittorio Sgarbi dall’accusa di diffamazione nei confronti di Giancarlo Caselli, che attraverso l’avvocato Francesco Crescimanno si era costituito parte civile.

Ne dà notizia lo stesso Sgarbi, che era stato condannato in primo grado, il 10 marzo 2008, a sei mesi di reclusione, al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese legali e processuali.

Il critico d’arte, attualmente sindaco di Salemi (Tp), aveva affermato, in occasione della presentazione del libro «Il Giudice Lombardini» a Cagliari, poi trasmessa dall’emittente «Sardegna Uno» il 24 settembre 2001, che «Giancarlo Caselli è come la Madonna. È perennemente vergine». Da qui il processo.

Sgarbi era difeso agli avvocati Giampaolo Cicconi, del Foro di Camerino, e Giovanni Di Giovanni, del Foro di Caltanissetta.

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