
Caserta, sette persone guarite dal coronavirus tornano positive (foto Ansa)
ROMA – “Ritengo poco probabile una riattivazione del virus o una forma di reinfezione da coronavirus in relazione alla positivitร di persone risultate giร guarite.
Si tratta di situazioni che potrebbero rientrare nella casistica dei falsi negativi, che si attestano ad oltre il 20%”.
Queste le parole del direttore dell’Unitร operativa di Malattie infettive dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta Paolo Maggi.
Paolo Maggi che interviene sulla situazione registrata in questi giorni nel Casertano: sette persone sono state trovate nuovamente positive dopo che era stata certificata la loro guarigione in seguito ai due tamponi risultati negativi.
La ripositivizzazione riguarda unโarea circoscritta, quella del comune di Santa Maria Capua Vetere, il piรน colpito nel Casertano in termini di contagiati e deceduti
Non si escludono errori nella procedura di effettuazione dei tamponi.
Secondo Maggi “dai nostri studi e dalle analisi empiriche emergono almeno quattro ipotesi in cui รจ possibile far rientrare i casi di ripositivizzazione.
La prima รจ relativa alle modalitร con cui vengono effettuati i tamponi; il modo piรน efficiente sarebbe quello rinofaringeo, che provoca una forte lacrimazione, per cui si ricorre maggiormente al tampone orofaringeo, che non ha il massimo dell’efficacia.ย
Puรฒ inoltre capitare che la malattia si evolva in fasi alterne prima della guarigione completa, ovvero mediante una replica molto bassa, poi una molto alta e infine la completa negativizzazione.
Altra ipotesi รจ che il tampone risulti positivo perchรฉ ha riscontrato la presenza di materiale genetico che perรฒ รจ morto. Abbiamo inoltre visto che vi possono essere positivizzazioni tardive di aree ristrette del codice genetico (Rna) del virus, in particolare puรฒ risultare positivo il gene ‘N’; si tratta di situazioni perรฒ di cui non capiamo ancora il significato”.
