
Tredici anni di carcere. Questa la richiesta del Pubblico ministero Armando Spataro nei confronti dell’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari al termine della requisitoria del processo per il sequestro dell’ex imam di Milano Abu Omar.
Alla stessa pena, secondo l’accusa, deve essere condannato l’ex responsabile della Cia Jeff Castelli. A 10 anni l’ex numero due del Sismi Marco Mancini, così come altri agenti Cia imputati nel processo.
Il pm ha sottolineato come nei loro confronti «ci sono prove ineluttabili di responsabilità». Questa vicenda, secondo il magistrato, ha rappresentato «uno strappo insopportabile ai diritti fondamentali. Inaccettabile neanche nell’interesse della sicurezza nazionale» e ha sottolineato al termine della sua requisitoria che «le democrazie si fondano su principi irrinunciabili anche in momenti di emergenza».
Spataro ha condotto una requisitoria durissima accusando l’ex capo del Sismi di essere il «regista di un sistema criminale» e «il principale responsabile di quello che è avvenuto, colui il quale ha detto sì illegalmente a Jeff Castelli».
Il pubblico ministero ha riassunto passo dopo passo le dichiarazioni del generale Gustavo Pignero, allora componente del Sismi, poi deceduto.
Spataro ha sottolineato come Pignero, nei suoi interrogatori ebbe«una certa ripugnanza» ad usare la parola sequestro riguardo la cattura di Abu Omar. «Era un ufficiale dei carabinieri che aveva operato in altri anni – ha detto Spataro – e che era finito in questa struttura che, mi auguro, sia cambiata».
