Caso Amati, arrestato Daniel Nieto. Era latitante da 22 anni

Daniel Nieto

Un semplice casuale controllo dei documenti di identita’. E’ stato arrestato così il superlatitante, il “fantasma” che per 22 anni era riuscito a sfuggire alla polizia di mezza Europa: Daniel Nieto, 63 anni, che nel 1978 sequestro’ a scopo di estorsione Giovanna Amati, oggi 47enne, e la fece pure innamorare di se’.

Gia’ arrestato e autore di tre fughe, e’ stato fermato mercoledi’ da un agente della Polfer all’interno della stazione Principe, una delle due principali di Genova. “Ci avete messo vent’anni per trovarmi – ha detto Nieto con un sorriso beffardo all’interno degli angusti uffici della polizia ferroviaria – Eccomi, sono qua. Tranquilli. Ormai sono diventato vecchio? Un tempo sarebbe stato diverso!”.

Nieto, francese originario di Marsiglia, deve scontare una pena di 18 anni per sequestro di persona e violenza carnale. Lui, francese fascinoso e immagine vivente di una malavita marsigliese di altri tempi, aveva sequestrato la figlia di un magnate delle sale cinematografiche, l’aveva trattenuta in attesa del riscatto per tre mesi. E lei si era innamorata di lui, vittima della “sindrome di Stoccolma” e di una sbandata per la vita avventurosa del latitante. Ma, ottenuti gli 800 milioni del riscatto, l’aveva abbandonata, con la promessa, pero’, di farsi rivedere quantoprima. E cosi’ fece. Volle consegnare un mazzo di rose alla sua innamorata. Organizzo’ un appuntamento in via Veneto. Ma ad attenderlo c’era la polizia, mentre la ragazza, in lacrime, urlava di lasciarlo, che non aveva fatto nulla di male.

Nieto sconto’ poco meno di dieci anni della pena che gli era stata inflitta dal tribunale di Roma. Nel 1988, durante un permesso mentre si trovava nel carcere di Volterra, aveva fatto perdere le sue tracce. E’ ricomparso a Genova, mercoledi’, porgendo i suoi documenti – autentici – all’agente. Che, insospettito da un tatuaggio che l’uomo aveva sul collo, raffigurante un geco, tatuaggio che aveva pensato potesse essere stato fatto in carcere, ha approfondito le verifiche scoprendo chi aveva di fronte. Daniel Nieto, uomo di classe anche quando faceva parte della banda dei marsigliesi, specializzata in sequestri di persona e rapine clamorose, non si e’ scomposto. Ha allungato i polsi verso gli agenti che lo avrebbero rimesso inevitabilmente sotto chiave, chiudendo i conti con il passato e la giustizia. Dell’arresto e’ stata data notizia dal dirigente della Polfer ligure Roberto Guerri e dalla vicedirigente Lorella Calducci.

Published by
giannattasio