Daniele Restivo, indagato per l’omicidio di Elisa Claps, potrebbe essere coinvolto in un altro omicidio, quello di Jong-ok Shin, ‘Oki’ per gli amici, una studentessa sudcoreana di lingue, uccisa con tre coltellate nel giugno 2002 a Bournemouth, nel sud dell’Inghilterra. Lo afferma, in un’intervista al Tg5 delle 20, Stefano Di Giovanni, avvocato di Omar Benguit, l’uomo che fu condannato all’ergastolo per quell’omicidio. Il legale chiede la revisione del processo e l’accertamento di eventuali collegamenti con l’omicidio Claps e quello di Heather Barnett, la dirimpettaia inglese di Restivo.
“La condanna di Omar Benguit – sostiene Di Giovanni – è uno scandalo, in trent’anni non ho mai visto nulla del genere. In prigione c’é un uomo innocente”. Per volontà della famiglia Benguit il legale depositerà nei prossimi giorni a Londra la richiesta formale alla ‘Criminal cases review Commission’ (la commissione indipendente per la revisione dei processi).
I familiari del giovane condannato all’ergastolo vogliono che si riesamini l’omicidio di ‘Oki’ Shin, dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa Claps nella chiesa di Potenza a 17 anni dalla scomparsa. Non c’é solo la stessa modalità di uccisione con un’arma da taglio, mai ritrovata, in tutti e tre i casi.
L’avvocato Di Stefano rivela anche un altro particolare e cioé che alla studentessa coreana l’assassino tagliò una ciocca di capelli. Anche nella mano destra di Heather Barnett l’assassino lasciò una ciocca di capelli, appartenenti ad una persona mai identificata. E’ uno degli indizi a carico di Restivo il quale, secondo le segnalazioni della polizia italiana e di quella del Dorset, la contea dove si trova Bournemouth, aveva l’abitudine di tagliare ciocche di capelli a donne incontrate casualmente.