“Siamo alla quadratura del cerchio: potrebbe anche non servire il riscontro del Dna di Danilo Restivo. C’è una autopsia che parla”. Lo ha detto il legale della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, rispondendo all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Salerno. “Le indagini hanno preso una direzione univoca – ha ribadito – che ha un nome, Danilo Restivo”.
“Io non ho preso visione della perizia, ma le modalità, le stesse motivazioni che hanno indotto la Procura a secretare la consulenza autoptica mi tranquillizzano molto – ha spiegato – vuole dire che hanno rilevato elementi interessanti, che devono verificare unitamente agli accertamenti che ci apprestiamo a fare”.
L’avvocato di Danilo Restivo Mario Marinelli è arrivato a Salerno, in Procura, per l’incidente probatorio sul caso Claps: sostiene che il suo assistito è tranquillo, a casa sua in Inghilterra, a disposizione per il prelievo del Dna, e poi dice che vorrebbe parlare “a chi ha scritto sulla lavagna nera solo il suo nome: ora servono le prove…”.
Tutti sono convinti che Danilo Restivo sia l’assassino, gli si fa notare ancora una volta, ma il legale risponde: “E’ come la favola del bambino che aveva la marmellata sulla bocca, ma non l’aveva mangiata…”. Entrando negli uffici del Palazzo di Giustizia, Marinelli risponde ai cronisti: “Si apre la fase di questo incidente probatorio, sono stati nominati i periti, oggi saranno conferiti loro gli incarichi”. Sulle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi il legale risponde soltanto: “Noi non leggiamo indiscrezioni, ci atteniamo agli atti di causa, le indiscrezioni le lasciamo a voi, che siete in grado di portarle avanti”.