Caso Marrazzo, carabiniere interrogato: “Non so se fosse lui nel video”

“Non sono sicuro che fosse proprio il presidente della Regione Lazio l’uomo ritratto nel video. Non sono in grado di dirlo con assoluta certezza. Mi sembrava una persona comunque, somigliante a Marrazzo”. Lo ha detto il maresciallo dei carabinieri Antonio Tamburrino al Gip Sante Spinaci che sabato mattina lo ha interrogato nel carcere romano di Regina Coeli nell’ambito dell’inchiesta della procura sul ricatto che 4 militari dell’arma avevano compiuto ai danni dell’esponente del Pd.

L’avvocato Mario Grifo, a conclusione dell’interrogatorio, ha detto che il suo assistito “ha fornito ogni spiegazione sulla vicenda, chiarendo il suo ruolo che è assolutamente marginale. Tamburrino – ha proseguito il penalista – è accusato soltanto della ricettazione del cd che avrebbe visionato di sfuggita in un paio di circostanze senza essere sicuro che riguardasse Marrazzo”.

Stando a quanto riferito dall’avvocato, sarebbe stato uno degli indagati, un altro carabiniere, a dare a Tamburrino il documento video da commercializzare poi a Milano. Gli interrogatori degli altri militari ‘infedeli’ sono ancora in corso. Fuori dal carcere di Regina Coeli ci sono numerosi giornalisti ed operatori della Tv.

A metà mattinata, non è mancato l’ennesimo show di Grabriele Paolini, il re delle incursioni Tv che di recente aveva promesso che non avrebbe più disturbato i giornalisti durante le riprese televisive. Armato di megafono Paolini ha chiesto a gran voce che Marrazzo abbandoni l’incarico di presidente della Regione Lazio: “Piero Marrazzo deve dimettersi – ha detto Paolini -. Lo esigo per il bene del Pd. Continui pure a fare il giornalista, ma si dimetta”. Il tutto, ovviamente, ripreso da fotografi e Tv.

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