Riceviamo e pubblichiamo la seguente rettifica agli articoli “Camilliani, sequestro preti: condanna sacerdote e finanzieri” e “Padre Renato Salvatore, superiore dei Camilliani, arrestato: Sequestrรฒ 2 preti” del 2016:
Lo strumento delle intercettazioni ancora una volta al centro dellโannosa vicenda giudiziale che ha visto coinvolto Padre Renato Salvatore in una esperienza processuale durata 10 anni, passando per ben tre gradi di giudizio ed uno ulteriore di rinvio alla Corte di Appello di Roma, per dimostrare la sua innocenza; giustizia รจ stata fatta. Finalmente, il 4 maggio 2023 lโincubo giudiziario di Padre Renato Salvatore puรฒ dirsi risolto, provato e commosso nellโaula della Corte di Appello di Roma, accanto ai suoi difensori gli avvocati avv. Massimiliano Parla e Annarita Colaiuda, entrambi del foro di Roma, ha appresso della propria assoluzione per โnon aver commesso il fattoโ.
La difesa di Padre Renato Salvatore รจ riuscita a dimostrare la sua totale estraneitร ai fatti riguardo al presunto sequestro di due religiosi suoi confratelli che avrebbero dovuto partecipare alla elezione per confermarlo Superiore Generale del proprio Ordine dei Camilliani, Ministri degli Infermi, ordine presente sui 5 continenti. Al centro della vicenda processuale ci sarebbero stati alcuni stralci di conversazioni telefoniche ed ambientali che la Procura della Repubblica ha posto alla base del proprio castello probatorio per promuovere lโaccusa nei riguardi di Padre Renato Salvatore e che gli avvocati Parla e Colaiuda sin dal primo grado di giustizia hanno contestato, eccependo, sia la loro inutilizzabilitร ai fini del decidere, sia la loro irrilevanza ai fini della penale responsabilitร dellโex Padre Generale dei Ministri degli Infermi. Lโesito assolutorio โper non aver commesso il fattoโ, ottenuto in Corte di Appello solo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, poteva avvenire molto tempo prima e sin dal 5 primo grado di giudizio se solo lโeccezione dei difensori fosse stata ascoltata ed accolta perchรฉ assolutamente fondata come poi ha di fatto dimostrato e confermato la pronuncia della Suprema Corte.
