Caso Ruby, il primo testimone: “La ragazza a cene con atti sessuali”

Ruby Karima

ROMA – “Emergono dall’inchiesta elementi convergenti che collocano la ragazza, Ruby Karima, in un contesto di eventi e cene in cui si consumavano atti sessuali a pagamenti”. Lo ha detto il vice questore Marco Ciacci, primo testimone del processo al caso Ruby in cui è imputato l’ex premier Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile.

Il pm Antonio Sangermano, dopo le dichiarazioni di Ciacci, ha sottolineato che all’epoca dei fatti la ragazza era minorenne. Come preannunciato dai suoi avvocati, Berlusconi non si è presentato in aula all’udienza. Il pm Sangermano aveva mostrato, in una precedente udienza, alcuni scatti hard della ragazza.

Ciacci, nel corso della scorsa udienza, rispondendo alle domande della difesa, aveva chiarito che gli elementi che avevano portato ad indagare sui presunti rapporti sessuali tra l’ex premier e Ruby erano le dichiarazioni a verbale di Caterina Pasquino, l’ex coinquilina della giovane marocchina, e di Giuseppe Villa, imprenditore e titolare di un bar.

Oggi 12 dicembre, rispondendo ad una domanda del pm di Milano Antonio Sangermano, l’investigatore ha specificato che sugli ”atti sessuali a pagamento” di Ruby c’erano una ”serie di elementi convergenti”, tra cui le dichiarazioni di Pasquino e Villa, che ”collocano la ragazza in un contesto di eventi in cui c’era il compimento di atti sessuali dietro compenso”. E la partecipazione a questa serie di eventi, ossia le cene ad Arcore, ha aggiunto l’investigatore, ”e’ stata ricostruita con le intercettazioni e da molteplici conversazioni telefoniche, tra cui una di Ruby con Luca Risso (il suo fidanzato, ndr) del 6 ottobre 2010”.

Rispondendo ad alcune domande dell’avvocato Niccolo’ Ghedini, poi, Ciacci ha spiegato che dopo la famosa notte del 27-28 maggio 2010, quando Ruby venne rilasciata dalla Questura, la ”presidenza del consiglio” non intervenne piu’ quando, ad esempio, a giugno fu necessario per tre volte ricollocare Ruby in altre comunita’. Come e’ emerso da una domanda del pm, pero’, da giugno a ”interessarsi” della ragazza fu, come ha chiarito Ciacci, Lele Mora.

 

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