ROMA, 28 MAR – La terza sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che tutti gli animali posso essere vittime del delitto di maltrattamento di cui all'articolo 544 ter del Codice penale, al di la' del fatto che siano o meno oggetto di un'attivita' speciale come la caccia, la sperimentazione o i circhi. Lo rende noto la Lega Antivivisezione (Lav) riferendo della sentenza depositata lunedi' scorso dalla Corte di Cassazione in materia di maltrattamento applicato alle attivita' circensi.
''La sentenza nasce dal ricorso in Cassazione della Procura di Pistoia, che si opponeva all'assoluzione in primo grado del titolare di una struttura circense citato a giudizio per maltrattamento animali su denuncia della Lav'', spiega l' avvocato Carla Campanaro dell'ufficio legale dell'associazione animalista. La Cassazione, commenta il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, ''ha confermato cio' che sosteniamo fin dall' approvazione della Legge 189 del 2004, e cioe' che il delitto di maltrattamento e' pienamente applicabile ogni qualvolta siano attuate condotte di deliberata noncuranza ai bisogni etologici di ciascuna specie detenuta, anche in fase di addestramento oltre che di detenzione e trasporto''.
La Corte, prosegue l'associazione, ha inoltre rilevato che i Servizi veterinari pubblici, ''in presenza di fatti costituenti reato ovvero maltrattamento, hanno l'obbligo di denuncia''.
