Cassazione. Condannato cubista, ballando travolge ragazza

Chi balla sul cubo in discoteca deve stare attento: è responsabile se procura lesioni alle persone che sono nelle vicinanze. Lo stabilisce la Corte di Cassazione, con la sentenza 47092, confermando la responsabilità per il reato di lesioni personali colpose nei confronti di Luca S., un uomo di 32 anni che ballando su un cubo in discoteca aveva travolto una ragazza, Maria Grazia R., che si era messa a sedere sullo stesso cubo.

Senza successo Luca S. ha sostenuto che la donna «imprudentemente» si era seduta sullo stesso cubo su cui lui stava ballando «così accettando il rischio di essere coinvolta in un incidente». Ma i supremi giudici hanno bocciato questa linea difensiva rilevando che Luca S. «avrebbe dovuto prestare adeguata attenzione per evitare il pericolo di travolgere persone che si trovavano nei pressi». Anche perchè la presenza di un’altra persona seduta sul cubo non è un fatto «straordinario e imprevedibile» quando ci si trova in discoteca.

In questo modo i magistrati di legittimità hanno confermato la condanna – la cui entità non è riportata in sentenza – emessa dal giudice di pace di Schio nel 2005 nei confronti del ballerino disattento.

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