Catania, piazza spaccio San Cristoforo: 25 arresti. Anche le donne avevano un ruolo nella ‘piazza di spaccio‘ dello storico rione San Cristoforo di Catania sgominata dai carabinieri con 25 arresti.
Aggiornamento delle 16.01
Agenzia Vista di Alexander Jaknaghiev pubblica il video delle intercettazioni dei carabinieri. Il video è visible in fondo all’articolo.
Catania, piazza spaccio San Cristoforo: 25 arresti
Un ‘fortino‘ per lo spaccio della droga. Tra le indagate ci sono anche la moglie e la cognata del ‘capo piazza’. Secondo l’accusa, gestivano i guadagni, occultando il denaro incassato. E affiancavano e talvolta sostituivano gli uomini della famiglia nel controllo e nell’organizzazione delle attività.
Non curandosi affatto, in alcuni frangenti, della presenza dei figlioletti in tenera età. Così i carabinieri sono riusciti a riprendere, con telecamere nascoste, una donna spacciare mentre tiene il figlio piccolo in braccio.
La moglie del capo piazza spacciava con il figlio in braccio
Era la moglie del capo piazza. La nipote riforniva la piazza prima della apertura alle 17. Dalle indagini è emerso anche che alcune delle ‘vedette’ utilizzate dal gruppo sarebbero state picchiate dal capo piazza.
Che riprendeva le derisioni e le umiliazioni inflitte loro con il proprio cellulare e ne postava i video sui social per, accusa la Dda di Catania, “avvalorare pubblicamente la loro posizione di subordinazione”.
Tra le immagini in possesso dei carabinieri ci sono quelle di un giovane costretto a ‘tuffarsi’ nel contenitore dell’immondizia e di un altro a farsi avvolgere il volto con del nastro isolante.
Le videoriprese eseguite da giugno ad ottobre 2020 hanno consentito di accertare che il capo del gruppo e il nipote avevano trasformato la propria abitazione e l’agglomerato di immobili di pertinenza della loro famiglia in un vero e proprio fortino dello spaccio.
Principalmente di cocaina e crack. La droga era venduta tramite un collaudato sistema di pusher e vedette organizzati in turni. E riusciva a garantite un introito medio stimato intorno ai 10.000 euro al giorno.
L’ingresso nel ‘fortino’, difeso da cani di grossa taglia e da un sistema di videosorveglianza, poteva avvenire soltanto attraverso due porte blindate (video Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev).