Cavriago, cittadina nei pressi di Reggio Emilia, è finita sotto ai riflettori per il busto dedicato a Lenin ma la sindaca fa sapere che non si tratta di un appoggio alla politica di Putin.
Ha resistito alla guerra fredda, al crollo del muro di Berlino e ora è alla prova della guerra in Ucraina. A Cavriago, il paese di novemila anime vicino a Reggio Emilia che ha dato i natali ad Orietta Berti, nella piazza del paese, dal 1970, c’è un busto di Lenin, donato dall’ambasciata sovietica a suggellare uno storico rapporto di amicizia.
Con i venti di guerra che arrivano dall’Ucraina, quel busto nella piazza della ‘Piccola Pietroburgo’ (resa celebre anche da una canzone degli Offlaga disco pax) torna a far parlare di sé.
La sindaca Francesca Bedogni lo difende. “Il busto di Lenin – dice – in questo momento rappresenta assolutamente un simbolo di pace. E’ un elemento che fa parte della storia della nostra comunità. Quel busto non è affatto un sostegno alla politica putiniana, come qualcuno sui social vuole far credere”.
Come se non bastasse, la storia quasi mitologica del legame fra Cavriago e Lenin, cominciata nel 1917 quando il paese nominò il leader della rivoluzione sovietica ‘sindaco onorario’ e che portò lo stesso Lenin a citare Cavriago in un discorso davanti al Soviet supremo, passa proprio dall’Ucraina.
Il busto che oggi si trova nella piazza di Cavriago, infatti, fu realizzato nel 1922 dagli operai della città ucraina di Vorošilovgrad (oggi Lugansk) e collocato di fronte alla fabbrica statale di locomotive a vapore. Fu trafugato nel 1942 dalle milizie fasciste e portato in Italia.
Quando fu recuperato, fu consegnato all’ambasciata sovietica di Roma che, nel 1970, decise di farne dono al paese di Cavriago, proprio in virtù di quell’antico legame. Il Comune lo collocò nella piazza che era appena stata intitolata allo stesso Lenin, per celebrare il centenario della sua nascita.
Durante la guerra fredda era uno dei pochissimi monumenti al leader bolscevico di tutta l’Europa occidentale. Anche dopo il crollo del regime comunista, nessuno ha proposto né di rimuovere il busto, né di cambiare il nome a piazza Lenin, dove fa mostra di sé da più di mezzo secolo, tanto da essere diventato quasi un’attrazione turistica.
“Cavriago – dice la sindaca Bedogni – ha sempre guardato fuori dai confini del proprio paese. Ciò non deve passare assolutamente, a dispetto di coloro che cercano di farlo, è che ci sia una parte della nostra comunità che approvi le politiche espansionistiche di Putin”.