ROMA, 30 MAG – E' affidata a uno dei due superstiti della sparatoria di ieri, la chiave per la ricostruzione della dinamica di quanto accaduto ieri sera a Cecchina, vicino Roma, in un appartamento dove un gruppo di due o tre persone ha fatto irruzione sparando con una pistola contro altre quattro persone, tutte con precedenti, uccidendone due e ferendo gravemente le altre.
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, che indagano sulla vicenda e cercano gli assassini, confermano la tesi di un regolamento di conti per lo spaccio di droga. Secondo quanto si e' appreso le vittime erano dei pusher che rivendevano la droga al dettaglio. Ma le cause della sparatoria potrebbero essere attribuibili ad un debito di soldi per una partita di stupefacente non pagato o alla volonta', da parte di una delle persone coinvolte nella vicenda, di acquisire il predominio nella zona per lo spaccio.
Uno dei due sopravvissuti, quello ferito meno gravemente, e' in grado di parlare e in queste ore ha ricostruito quei momenti agli inquirenti che cercano di fare luce sulla vicenda. A perdere la vita e' stato un 34enne marocchino e un 40enne di Marino, entrambi con precedenti. Quest'ultimo ha cercato di scappare, ma e' stato inseguito e colpito nel cortile dell'edificio. Feriti gravemente il proprietario 39enne dell'abitazione, un appartamento in una zona isolata in via Colle Nasone dove si stava festeggiando il compleanno di una della vittima 40enne, e un romano residente a Guidonia di 37 anni.
Secondo una prima ricostruzione, a sparare, una volta entrati in casa, dopo che gli era stata aperta la porta, sarebbe stata una sola persona mentre le vittime erano disarmate. Finora nessuna arma e' stata ritrovata sul luogo. Gli abitanti del palazzo, terrorizzati dagli spari, hanno detto di non aver sentito nulla.
