PAVIA- Cecilia Beretta con ogni probabilità non è stata uccisa. Sono i primi risultati dell’autopsia, eseguita lunedì 5 novembre, sul corpo della studentessa universitaria di Abbiategrasso (Milano) scomparsa improvvisamente nella notte tra il 16 e il 17 ottobre scorsi dopo una cena con amici a Pavia. Il cadavere della ragazza è stato ritrovato la mattina di sabato 3 novembre nelle acque del Po a Pieve Porto Morone (Pavia).
I risultati definitivi dell’autopsia (che deve ancora essere completata) si conosceranno soltanto tra due mesi. Tuttavia dalle prime risultanze sembra perdere di consistenza la pista dell’omicidio. La ferita rinvenuta sulla fronte della ragazza, che aveva destato diversi sospetti, pare dovuta ad una trauma ”post-mortem”: un possibile urto del cadavere contro un sasso o una pietra mentre veniva trascinato dalla corrente nel fiume.
La Procura di Pavia ha aperto formalmente l’inchiesta per la morte di Cecilia Beretta con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, a carico di ignoti. Nei prossimi giorni si conoscera’ l’esito degli esami istologici per verificare la presenza di acqua nei polmoni: circostanza che proverebbe che Cecilia e’ morta annegata.