MILANO – ''Mi vergogno a dirlo, ma non sapevo cosa fosse Arcore, per me poteva essere un bar qualunque''. Lo ha detto Chiara Danese, una delle ragazze che si è costituita parte civile al processo sul caso Ruby a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, durante la sua deposizione in aula.
La ragazza, insieme ad Ambra Battilana anche lei parte civile, nell'agosto del 2010 venne invitata solo per una sera ad una delle presunte feste 'hard' nella residenza dell'ex capo del governo.
Da questa serata, secondo quanto avrebbe detto lei stessa in base all'Ansa, se ne andò ''scioccata'' per lo spettacolo a cui, a suo dire, aveva assistito.
Al pm Antonio Sangermano che le ha chiesto se quella sera, al termine delle selezioni per Miss Italia quando venne invitata a ''festeggiare'' il successo di Ambra, sapeva di andare ad Arcore, lei ha risposto: ''Io non sapevo nulla'', ma fu pronunciata la parola Arcore? ''Sì'', ha replicato la giovane, ''ma mi vergogno a dirlo, non sapevo cosa fosse, per me poteva essere un bar qualunque''.
E quando il pm ha chiesto se sapeva che Berlusconi era presidente del Consiglio, Chiara ha affermato: ''no, veramente non mi sono mai interessata di politica''.
