A Chiari, in provincia di Brescia, un carabiniere è stato ferito con una coltellata alla mano da un pusher e così il collega del militare è stato costretto a sparare. Tutto è avvenuto venerdì durante una perquisizione in casa dell’uomo di 40 anni accusato di spaccio. Abitazione ritenuta base dello spaccio di droga.
Il pusher aveva ferito alla mano il carabiniere con un coltello. Il 40enne, immediatamente soccorso per il proiettile che lo ha colpito alla coscia destra, è stato portato all’ospedale di Chiari, dove è stato sottoposto ad un’operazione chirurgica per la riduzione di una frattura al femore. Non è in pericolo di vita. La perquisizione ha portato al sequestro di circa 80 grammi di cocaina, divisi in due sacchetti, e ulteriori 14 grammi suddivisi in dosi singole.
Il giorno dopo altra aggressione ai carabinieri, questa volta a Capodimonte, vicino Viterbo. Un uomo di 50 anni, palesemente ubriaco, ha preso a calci l’auto dei carabinieri e poi anche i militari che lo avevano fermato. Sabato sera, verso le 23, i carabinieri stavano effettuando i controlli sul lungolago, in alcuni locali per il rispetto delle norme anti contagio.
Proprio durante i controlli un uomo di circa 50 anni ubriaco, dopo essere stato richiamato più volte per il suo comportamento, si è scagliato contro la pattuglia dei militari della stazione di Capodimonte. L’uomo ha danneggiato a calci la macchina dei carabinieri e poi ha aggredito i due militari. Un carabiniere è dovuto ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso.