Tra mozziconi per terra e doppia fila, l’Italia bistrattata dalla maleducazione

Mozziconi di sigarette e chewing-gum per terra e in spiaggia, auto in doppia, ecomostri sulle coste e non solo: sono i tanti segni di una maleducazione diffusa che il Corriere della Sera passa al setaccio.

Certo, di cestini della spazzatura in giro non ce n’è poi molti, e trovare parcheggio, soprattutto nelle grandi città, è impresa ardua. Ma questo non è una scusa. Come dice la signora Clio Napolitano, “Se vedo qualcuno che butta una cicca per terra gli dico: guardi, le è caduto qualcosa. E se mi risponde: ma è una sigaretta che ho finito di fumare; io incalzo: perché a casa sua le cicche le butta per terra?”.

Ogni estate il problema si ripropone sulle spiagge delle nostre vacanze: sconsigliato camminare a piedi scalzi, se si vogliono evitare bruciature di sigarette, gomme da masticare, quando non addirittura escrementi di cani.

Per di più la sigaretta è nociva anche perché l’impasto di nicotina, catrame  e filtro impiega da uno a cinque anni per degradarsi. La nicotina che resta intrappolata in una cicca vale 4,5 milligrammi, il che equivale a dire che ogni anno vengono riversate nell’ambiente tra le 320 e le 350 tonnellate di nicotina, che è un veleno, ogni anno.

Inoltre, componente delle sigarette è anche il polonio 210, un elemento radioattivo ad alto potenziale cancerogeno. Anche in questo caso, solo attraverso le cicche si riversano nell’ambiente quasi 1.900 milioni di bq (becquerel, l’unità di misura della radioattività di una sostanza).

Infine, i mozziconi portano con sé anche 1800 tonnellate tra benzene, acetone, formaldeide e toluene, 22 tonnellate di elementi tossici tra cui ammoniaca e acido cianidrico, e oltre 12mila tonnellate di acetato di cellulosa.

Alcuni sindaci, tra cui quelli di Trento, Varese, Erba, Parma e Padova, hanno provato a combattere l’inciviltà con multe fino a 300 euro. Nel Salernitano, riporta il Corriere della Sera, il piccolo municipio di Pollica Acciaroli ha adottato la penale fino a mille euro e ha invitato i tabaccai a mettere a disposizione dei fumatori i Pat (pocket ash tray), i posacenere da tasca o da borsa.

Ma non sono solo i mozziconi. Ad intralciare il percorso degli italiani per le strade del loro paese ci sono interminabili doppie file di automobili. Un comportamento illegale che però agli occhi della maggior parte dei connazionali, il 34,5 per cento, è giustificato come una “necessità” per mancanza di parcheggi regolari. Una percentuale di favore salita nell’ultimo anno di 4 punti.  Resta quel silenzioso 84 per cento di chi vive nelle grandi città e denuncia di essere”abitualmente” intralciato da chi sosta in mezzo alla strada.

La percentuale scende al 65 per chi vive in centri con meno di 250 mila abitanti, e arriva al 36 per cento nei Comuni con meno di 50 mila abitanti. Al solito, ampio il divario nord-sud: gli automobilisti più corretti sono in Trentino-Alto Adige (9 per cento di tasso di disturbo), i più scorretti in Campania (77 per cento).

Proprio contro il fenomeno della doppia fila continua il Comune di Milano ha di recente deciso di dare il via alle multe a strascico, grazie ad una telecamera installata nelle auto dei vigili. Eppure il Codacons, l’associazione dei consumatori che da sempre tutela il cittadino maltrattato, ha protestato. E la voce dei cittadini civili si fa sempre più silenziosa.

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Maria Elena Perrero