Il gup Anna Rispoli ha pronunciato la sentenza dopo un rito abbreviato, riconoscendo le aggravanti dei motivi futili e della crudeltà. La vittima, Michael Capello, aveva 22 anni e lavorava come carrozziere. Il delitto era l’ultimo atto di un litigio che si era scatenato perché Prihoanca, nel prepararsi un panino, aveva svegliato l’amico.
L’imputato, amico di un coinquilino del carrozziere risultato estraneo ai fatti, era stato fermato dai carabinieri pochi giorni dopo per il possesso di 80 grammi di droga: le indagini poi accertarono il suo operato. L’accusa in aula è stata sostenuta dal pm Paolo Cappelli. I familiari di Capello hanno ottenuto il diritto a un risarcimento.