L’ex presidente della Lazio Sergio Cragnotti tira fuori Cesare Geronzi dall’affare Cirio Parmalat. Ascoltato il 28 aprile i in aula a Roma nel corso del processo che lo vede imputato per l’accusa di bancarotta Cragnotti ha affermato che “l’allora presidente della Banca di Roma, Cesare Geronzi, non è mai intervenuto nella trattativa per la cessione di Eurolat da Cirio a Parmalat. Partecipò solo all’atto della firma dell’accordo. Si congratulò con me e Calisto Tanzi”.
Cragnotti, sempre in relazione alla cessione di Eurolat, avvenuta a luglio del 1999, ha aggiunto che “in quel momento non c’era alcun contrasto tra me e la Banca di Roma legato alle nostre esposizioni. Agli incontri tra me e Tanzi prese parte Sergio De Nicolais, in veste di consulente della Banca di Roma, che era la nostra banca di riferimento. Gli incontri avvenivano a Parma, nella sede della Banca di Roma, e in quella di Cirio. Eurolat fu ceduta a Parmalat per 324 miliardi di lire solo perché offrì un prezzo superiore agli altri interessati, i francesi e Granarolo”. S
Secondo i pm Rodolfo Sabelli e Gustavo De Marinis, che per sostenere la loro tesi hanno esibito verbali e documenti interni di Banca di Roma, la cessione di Eurolat, controllata da Cirio, servì a reperire le somme (circa 170 miliardi di lire) necessarie a ripianare i debiti verso l’istituto di credito della holding del gruppo, la Bombril Cirio International. “Quei documenti non rispondono a ciò che è avvenuto, la mia contabilità dice cose diverse. Quei funzionari di Banca di Roma hanno scritto stupidaggini”, ha detto l’ex patron di Cirio.