NAPOLI – Per l’incendio avvenuto il 4 marzo 2013 all’interno di Città della Scienza a Napoli, uno dei custodi della struttura risulta indagato per incendio doloso aggravato dall’art. 7 (la finalità camorristica).
L’iscrizione sul registro degli indagati sarebbe avvenuta tempo fa, ma la notizia la si è appresa solo martedì in ambienti giudiziari in coincidenza con gli sviluppi dell’inchiesta che hanno portato all’acquisizione di una serie di documenti riguardanti l’uso dei finanziamenti alla Fondazione Idis che gestisce la Città della Scienza.
A quanto si è appreso a oltre un anno dall’incendio l’unica persona sottoposta a indagine dunque è il custodie, P.C., di 38 anni, in servizio la sera dell’incendio. L’inchiesta, condotta dai pm Michele Del Prete e Ida Teresi, mirata a individuare esecutori, eventuali mandanti nonché il movente dell’atto doloso, si è concentrata anche su presunte irregolarità nella gestione dei fondi. Per tale motivo i pm hanno emesso un ordine di esibizione di documentazione relativa al periodo 2007-2013, eseguito dagli agenti della Digos di Napoli, presso l’ufficio controllo di spesa della Regione Campania dopo aver acquisito atti nelle scorse settimane nella sede dell’Idis.
Il custode indagato fu interrogato e messo a confronto con un collega. Nel corso dell’interrogatorio sarebbero emerse, ad avviso dei pm, diverse contraddizioni.