Città della Scienza, salta l’accordo. Comune-Regione, lite per bonifica Bagnoli

Città della Scienza devastata dall’incendio del 4 marzo 2013 (Foto Lapresse)

NAPOLI  – Salta l’intesa per la ricostruzione di Città della Scienza, il polo tecnologico di Napoli, distrutto esattamente un anno fa da un incendio. Alla base della rottura ci sarebbero i contrasti sorti tra Comune e Regione sulla questione della bonifica di Bagnoli che l’amministrazione cittadina vorrebbe fosse inserita nell’accordo.

Un nulla di fatto proprio mentre il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ignara di quello che accadeva nelle stanze del museo dove si consumava la rottura tra Comune e Regione, assisteva allo spettacolo messo in scena da attori e cantanti per festeggiare l’accordo, la cui firma era prevista per oggi.

E invece, delle istituzioni locali nessuna traccia per un bel po’ a Città della Scienza: alle 17, orario convenuto, c’era solo il ministro. Grandi assenti il sindaco Luigi De Magistris e il governatore Stefano Caldoro, erano i loro vice, rispettivamente il vice sindaco Sodano e il vice presidente Trombetti, a certificare nel corso di una riunione la rottura e la conseguente fumata nera. Quando la notizia è arrivata in sala, dopo le 19, l’imbarazzo è stato evidente sui volti di tutti.

”Ci vorrà qualche giorno ancora, ci sono ancora dettagli da limare”, ha provato a stemperare la tensione il consigliere di Città della Scienza Enzo Lipardi prima che emergesse chiaro lo scontro politico alla base della rottura. Il nodo è ancora una volta la bonifica di Bagnoli che il Comune vorrebbe all’interno dell’accordo.

”Per noi – ha spiegato Sodano – scindere la ricostruzione di Città della Scienza dalla bonifica di Bagnoli è inaccettabile. Abbiamo appreso solo alle 17 che la Regione aveva posto una pregiudiziale sulla bonifica di Bagnoli. Siamo esterrefatti. E’ stata una novità dell’ultimo minuto apprendere dai dirigenti della Regione e dal vicepresidente Trombetti che avevano il mandato di firmare solo per la ricostruzione di Città della Scienza. Per noi era inammissibile. Pensiamo – ha concluso Sodano – che comunque nelle prossime ore che si possa ricomporre la questione e far nascere due accordi di programma”.

Esprime rammarico il governatore Caldoro su Twitter.

”Guido Trombetti – dice – era pronto a firmare per Città della scienza. Pronti a risolvere anche gli altri problemi”.

Infine dalla Regione una nota smentisce la versione dei fatti resa dal Comune:

”Non risponde al vero. All’ordine del giorno oggi – si precisa – come è noto a tutti, c’era solo la chiusura dell’accordo per la ricostruzione di Città della Scienza”.

In questo ping pong di accuse e responsabilità si dice profondamente deluso anche il fondatore e anima di Città della Scienza Vittorio Silvestrini: ”Doveva essere una giornata gioiosa, Napoli ha perso un’occasione. Ma resto fiducioso per il futuro”.

Il ministro Giannini lasciando la manifestazione abbozza:

”Avrei preferito trovare un accordo concluso e non un diavolo che si annida nei dettagli come sempre. L’accordo non è saltato, ma deve essere perfezionato. Quello che mi è stato detto dai rappresentanti istituzionali è che devono essere perfezionati alcuni aspetti e forse era meglio se lo facevano nei giorni scorsi”.

In mattinata c’era stata la protesta dei centri sociali con una cinquantina di giovani a manifestare contro l’accordo che – a loro dire – compromette la bonifica dell’area. Mentre gli M5s annunciavano un ricorso al Tar.

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Daniela Lauria