Caso Claps, avvocato di Restivo: “Sugli abiti non c’era sangue”

Elisa Claps

Mario Marinelli, difensore Danilo Restivo, l’unico indagato per la morte di Elisa Claps ha dichiarato, a proposito degli abiti indossati dal suo assistito il 12 settembre 1993, «non c’era sangue: era un’altra cosa. Chi dice che fosse sangue, dice una grandissima falsità».

Restivo è indagato per omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere. Marinelli nel pomeriggio di sabato 27 marzo è arrivato alla chiesa della Santissima Trinità di Potenza: nel sottotetto si svolgeranno gli esami della scientifica nel punto in cui lo scorso 17 marzo sono stati trovati i resti della studentessa potentina scomparsa il 12 settembre 1993.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Marinelli ha detto che Restivo «è sereno e tranquillo» e che «conferma di essere innocente e di non sapere più nulla di Elisa Claps da quando l’aveva vista uscire dalla chiesa quella mattina del 12 settembre 1993. Questo – ha concluso – è negli atti del processo per false dichiarazioni al pm».

Di poche parole invece il medico legale Francesco Introna presente nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza insieme ad agenti della Polizia scientifica e ai magistrati di Salerno che coordinano le indagini: «Lasciateci lavorare tranquilli». Introna martedì 23 marzo, nell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, ha effettuato l’autopsia sul cadavere sul cadavere della studentessa potentina.

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Lorenzo Briotti