Il padre di Elisa Claps si sfoga: “Io non credo più nella giustizia. Il nostro è un Paese di pagliacci, di pagliacciate, barzellette”, dice in un’intervista al Quotidiano della Basilicata il genitore della ragazza potentina scomparsa nel 1993 a 16 anni, i cui resti sono stati ritrovati lo scorso 17 marzo nella chiesa della Santissima Trinità.
Per la prima volta Antonio Claps parla della vicenda di sua figlia e dell’inchiesta in cui al momento figura come unico indagato Danilo Restivo. “Se avessero lasciato fare a me, 17 anni fa – dice – la giustizia sarebbe arrivata eccome. Le cose andavano fatte allora, non oggi. Invece tutto ha preso altre strade. E adesso la verità non conta più. Che mi interessa? Lei, Elisa, qua oggi non c’è”.
“Io ve lo dico già – aggiunge esprimendo la sua rabbia – non ci andrò ai suoi funerali. Resterò qui, a piangerla da solo”.
“Non so assolutamente niente. Mi sono allontanato da tutto, non seguo né i telegiornali, né leggo quello che dice la stampa. È un argomento che ho tagliato fuori dalla mia vita”.
“Anche mia moglie e i miei figli – ha aggiunto Antonio Claps – non mi parlano più di Elisa. Non la nominano più davanti a me. Sono passati 17 anni e la reazione che ho in questo momento è sicuramente diversa da quella che ho avuto quando mia figlia è scomparsa”. Claps, inoltre, ha aggiunto di aver “chiuso completamente con questa storia. È passato troppo tempo – ha concluso l’uomo nell’intervista – ho uno stato d’animo di totale apatia e indifferenza, non mi interesso più di niente”.