Dopo 24 ore dall’appello del fratello di Elisa Claps per la verità sul ritrovamento del cadavere della sorella arriva la replica dell’arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Agostino Superbo.
”Non abbiamo motivo di nascondere nulla, ma vogliamo servire la causa della verita’, cosi’ come autorevolmente invita a fare papa Benedetto sedicesimo”, ha detto riguardo al 17 marzo scorso, quando nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza venne trovato il corpo senza vita della giovane scomparsa nel 1993.
Durante una manifestazione in ricordo della studentessa – che quando scomparve aveva 16 anni – il fratello di Elisa, Gildo Claps, ha ribadito i dubbi su quella data per il ritrovamento e ha chiesto di nuovo a Superbo di ”dire tutto ciò che sa”.
”Per questo da mesi – ha continuato l’arcivescovo – preghiamo in tutte le parrocchie, come è accaduto anche domenica scorsa. Mentre confermiamo vicinanza alla famiglia Claps, vogliamo ribadire che trascinare la Chiesa in una continua polemica non è la strada giusta per trovare la verità, causa per la quale continuiamo a lavorare e a sperare. Diciassette anni dopo – ha detto monsignor Superbo nella prima parte del suo messaggio – la vicenda di Elisa Claps non cessa di inquietare perché non è stata ancora fatta piena luce sulla sua tragica fine. Il riserbo della Chiesa di Potenza in questi mesi seguiti al ritrovamento del corpo di Elisa è dovuto unicamente al rispetto che si deve alla Magistratura, cui sin dall’inizio è stata offerta totale disponibilità per la necessaria azione investigativa”.