Claudio Giardiello, ex moglie: “Non dite: è pazzo. I legali non si impegnavano”

Claudio Giardiello, ex moglie: “Non dite: è pazzo. I legali non si impegnavano”

MILANO – Nonostante i morti, nonostante il divorzio, nonostante tutto la ex moglie di Claudio Giardiello difende l’ex marito. “Facile chiamarlo pazzo”, dice Anna Senesi, ex parrucchiera, ad Andrea Galli e Gianni Santucci del Corriere della Sera:

“Ho letto sui giornali e sentito in tivù colleghi che hanno parlato del raptus di un pazzo, di una persona psicologicamente fuori controllo. Ma nessuno si sta fermando a ricordare il lato umano di Claudio. Quello che ha fatto per aiutare tanta gente nel mondo del lavoro. La stessa gente che l’ha affossato e lasciato affondare”.

Agli investigatori e ai (pochi) conoscenti che in questi giorni drammatici l’hanno ascoltata e incontrata nella sua casa di Brugherio, subito fuori Milano, la cinquantenne Anna ha posto alcune domande. “Perché Claudio ha cambiato così tanti avvocati? Possibile che non ce ne fosse uno che andava bene? Oppure gli avvocati non si sono impegnati come avrebbero dovuto, hanno lasciato che le cose andassero per la loro strada senza intervenire?”.

Un altro degli interrogativi dell’ex moglie era già stato anticipato da Fabio Fanciullacci, uno degli amici più intimi di Giardiello; l’interrogativo riguarda i procedimenti che vedevano imputato il killer. Dall’estorsione alla truffa, dalla bancarotta fraudolenta alle lesioni. Problemi con le banche, problemi con gli ex soci, problemi con i curatori fallimentari, problemi con il povero nipote Davide Limongelli, uno dei feriti di giovedì in Tribunale. Come Fanciullacci, anche Anna si domanda se qualcuno ha mai voluto per davvero esaminare il “contenuto” dei procedimenti. Siamo proprio sicuri che tutte le accuse avessero un fondamento?

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Elisa D'Alto