
MILANO – Claudio Giardiello e l’ingresso impossibile: รจ entrato, armato, al tribunale di Milano. L’imputato per bancarotta che giovedรฌ mattina ha aperto il fuoco nel palazzo di Giustizia ha eluso, inspiegabilmente, i controlli di prassi portando con sรฉ una pistola. Non funzionavano i metal detector?
Forse รจ andata proprio cosรฌ, a sentire cosa racconta all’Ansa una persona che giovedรฌ era in tribunale per lavoro: uno dei metal detector di Palazzo di Giustizia “era rotto questa mattina”. Si tratterebbe di quello posto all’ingresso di via Freguglia.
Fonti del tribunale invece dicono che i metal detector funzionavano tutti, l’ultimo controllo una manciata di giorni fa.
Come รจ possibile, in tempi di Isis, in cui la sorveglianza dovrebbe essere massima in edifici che dovebbero essere considerati obiettivi sensibili?
Come ha fatto, visto che i controlli sugli ospiti (in sostanza tutti coloro che non sono magistrati, dipendenti del tribunale, e avvocati) devono passare dal metal detector?
Fuori dal palazzo una dipendente del tribunale, alle telecamere dei giornalisti, avanza un’ipotesi: forse Giardiello รจ passato dall’ingresso degli avvocati. Insomma non avrebbe fatto tutta la trafila dell’ingresso principale, ma sarebbe entrato dall’altro ingresso.
Si รจ spacciato per avvocato, aveva un tesserino falso? Oppure, banalmente, ha approfittato di controlli meno stringenti ed รจ passato senza dare giustificazioni?
Sta di fatto che Giardiello รจ riuscito a compiere il suo piano: ha sparato al giudice, all’avvocato, ad altre persone lรฌ presenti, uccidendo. Qualunque sia la spiegazione, c’รจ stata una macroscopica negligenza nei controlli.































