Clonazione carte di credito: a “scuola di ladri” su YouTube

Sempre più diffuso, in Campania, il fenomeno della clonazione delle carte di credito. Lo “skimming”, questo il nome tecnico della pratica, consiste nello strisciare la carta su un dispositivo, che registra tutti i dati della carta di credito e ne consente l’uso illegale. Ai truffatori basta poi essere nei paraggi del bancomat, per annotare il codice segreto con delle telecamere o grazie a dei tastierini numerici appositamente modificati e installati al posto di quelli originali.

A Salerno l’ultimo fenomeno si è verificato la scorsa settimana, anche se la truffa non è riuscita, in quanto la vittima si è accorta di uno strano funzionamento del tastierino del suo bancomat e ha immediatamente denunciato il fatto alla polizia.

Una truffa telematica difficile da rintracciare ma molto facile da attuare. Su internet, infatti, è possibile comprare un kit di clonazione delle carte, uno “skimmer”, a circa 11 mila euro e riceverlo direttamente a casa propria. E per le informazioni sull’uso del dispositivo la rete fornisce ampie e dettagliate spiegazioni. Sulle chat Irc, è possibile trovare degli hacker espertissimi e pronti a fornire informazioni, oltre che disponibili a scambiare dati e codici delle carte di credito.

Su Youtube, poi, c’è una vera e propria scuola di ladri per i dilettanti della clonazione delle carte. Sul popolare sito di condivisione di video, infatti, ci sono utenti che hanno caricato delle video guide che spiegano in ogni dettaglio come usare i dispositivi e, soprattutto, come avvicinare il malcapitato e clonare a sua insaputa la carta di credito.

Tutto facile, quindi, ma i novelli cyber ladri devono stare attenti: la frode informatica, in cui rientra la clonazione di carte di credito, è infatti il reato più importante nel contesto del commercio elettronico ed è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

*Scuola di giornalismo Luiss

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Sandro