“Conosco la persona come posso farti spendere 50-100 mila euro…”. Una delle due persone al telefono avrebbe ricevuto l’ordine di intervenire secondo le intercettazioni riportate dal Corriere della Sera: “Lei è anni che è separata, perché lui la massacra di botte… si sono separati da anni, lui ogni volta che la vede la massacra, anche se è in pieno giorno in mezzo alla strada… una volta gli ha spaccato un braccio”.
Il Corriere della Sera riporta tra i 22 arrestati ieri notte, su richiesta del pm Antonio Sangermano e ordine del gip Fabrizio D’Arcangelo, si muove l’albanese che in una cantina di Cassina de’ Pecchi fabbrica armi modificando pistole giocattolo, vendute sul mercato nero anche alla criminalità napoletana. E poi il pizzaiolo ecuadoriano disponibile a ricevere pacchetti di cocaina spediti dal Sud America nella sua pizzeria di via Gaudenzio Ferrari, a pochi metri dalla Darsena.