Cogne, la casa del piccolo Samuele riapre: via i sigilli

COGNE (AOSTA) – Via i sigilli dalla casa del piccolo Samuele. La baita di Cogne, tra neve sciolta e sterpaglie, porta nella ruggine i segni dell’abbandono. Era il 30 gennaio del 2002 quando Samuele Lorenzi, tre anni non ancora compiuti, venne ucciso con 17 coltellate. Dell’omicidio venne accusata e condannata la madre, Annamaria Franzoni. Sta scontando una pena a sedici anni. 

Lo chalet è abbandonato da quel periodo, quando era su tutti i giornali quasi ogni giorno, finita anche nello studio di Bruno Vespa sotto forma di modellino.

Stefano Lorenzi, papà di Samuele, è tornato in Emilia Romagna con i suoi altri due figli. Solo il nonno del bambino, Mario, faceva la guardia alla casa. Ma è morto anche lui.

Adesso non ci saranno più nemmeno i nastri della scientifica e le telecamere notturne. La villetta è di nuovo nelle disponibilità di Stefano Lorenzi, come si dice in questi casi. Ha detto di volerla sistemare. Pare però difficile che lui torni a vivere lì, dove è morto il piccolo Sammy.

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Maria Elena Perrero