Da più di un anno ormai la vita degli italiani è governata dal sistema dei colori delle Regioni, con differenze notevoli per chi abita nella zona rossa rispetto a chi si trova in zona arancione o gialla. E se nell’ultimo decreto qualcosa è cambiato per chi si è vaccinato contro il Covid, ora sono le stesse Regioni ha chiedere di alleggerire ulteriormente queste restrizioni. Appello che ha trovato uno spiraglio nel Governo, che ha aperto al confronto.
Secondo le Regioni, con l’introduzione del Super Green pass ormai in diversi ambiti della vita sociale e lavorativa, i tempi sono maturi per superare il sistema delle fasce di colori: l’obiettivo è di garantire la massima possibilità di spostamento e la tutela delle attività economiche, evitando chiusure. Richieste a cui ha aperto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha annunciato che a breve ci sarà un tavolo di confronto ad hoc con il Governo. “La nuova fase non è uguale a quella precedente. Anche se ancora è delicata”, ha detto ieri il Ministro. Tra gli interventi posti al centro della discussione, la fine della quarantena per positivi e in particolare per i vaccinati con terza dose e seconda dose da meno di quattro mesi, lo stop al sistema dei colori e l’uso del Green pass anche nei negozi essenziali. Regole che potrebbero entrare in vigore ben presto (“fra un paio di settimane”) come rivelato dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a Domenica In.
Ad essere eliminato potrebbe essere il sistema dei colori delle Regioni. Addio dunque alle quattro zone – bianca, gialla, arancione e rossa – e alle restrizioni diverse in base alla gravità della situazione epidemiologica, misurata con i tre indicatori dell’incidenza e dell’occupazione di posti letto nei reparti di area medica e terapia intensiva. Già oggi molte delle regole che valevano in una determinata fascia non sono più in vigore per chi ha il Super Green Pass, ma i governatori vogliono assicurare massima possibilità di spostamento ed evitare nuove chiusure e in particolare il ritorno alla Dad nelle scuole. Anche Franco Locatelli del Cts, intervenendo a Che tempo che fa su Rai 3, ha sottolineato che “il sistema di colorazione delle regioni è stato elaborato dal Ministero della Salute in accordo con le Regioni in un’epoca diversa. Che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose”.
A cambiare potrebbe essere anche presto il sistema di fine quarantena per chi è positivo e in particolare per coloro che sono vaccinati con booster o con seconda dose da meno di quattro mesi. Tra le richieste sul tavolo, c’è la riduzione a cinque giorni o l’eliminazione del periodo di isolamento per le persone positive ma asintomatiche che hanno fatto la dose booster di vaccino, sostituita dall’autosorveglianza con uno degli ultimi decreti. Tra le altre proposte che arriveranno in Conferenza Regioni, c’è anche quella di evitare di sospendere il pass ai positivi asintomatici con dose booster e quella di togliere l’obbligo del test al termine dei cinque giorni di auto-sorveglianza per coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.
Infine, come riporta Il Corriere della Sera, è possibile che venga inserita qualche eccezione all’uso del Green pass, che dal prossimo mese verrà esteso anche ai negozi non essenziali, ma solo se indispensabile ad “assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”. Da giovedì 20 gennaio, la certificazione verde sarà infatti obbligatoria per chi va da parrucchiere, barbiere ed estetista e dal 1 febbraio servirà in uffici pubblici, postali, banche e attività commerciali. Il ministero dello Sviluppo Economico vuole inserire anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli.