ROMA, 11 NOV – Il Codacons ha depositato un ricorso al Tar del Lazio contro l'affidamento dei lavori di restauro relativi al Colosseo al gruppo industriale guidato da Diego della Valle.
''La sponsorizzazione impugnata rappresenta un illegittimo sconfinamento nell'esercizio dei propri poteri da parte del Commissario Delegato – spiega il Codacons nel ricorso – che di fatto ha consegnato le chiavi del monumento al gruppo Tod's, alterando la libera concorrenza tra operatori del settore, a danno di un patrimonio dell'umanita'''.
Il contratto prevede l'erogazione da parte del gruppo Tod's s.p.a. di complessivi 25 milioni di euro per la realizzazione ''degli interventi urgenti nelle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica'' cosi' come elaborato d'intesa con la Soprintendenza e denominato piano di interventi per l'anfiteatro Flavio, ma risulta in realta' atto unilaterale del Commissario delegato che ha manifestato la volonta' di procedere a individuazione di uno o piu' sponsor ben eccedendo i poteri conferitigli. Non e'dato sapere quali sono le altre offerte di sponsorizzazione pervenute e ritenute non idonee''.
''La sponsorizzazione in questione – scrive ancora l'associazione nel ricorso – e il presupposto avviso pubblico violano palesemente le disposizioni contenute nel Codice degli Appalti. Non v'e' chi non veda come l'assoluta genericita' e vaghezza dell'originario bando abbia consentito, in modo del tutto arbitrario, l'affidamento al gruppo Tod's nonostante inizialmente considerata non idonea la proposta formulata.
Oltre all'assoluta genericita' sulla durata e sul piano di interventi per realizzare le opere, ove il soggetto prescelto risulti frutto di un disattenta valutazione e venga accertata la mancanza della necessaria comparazione con altri progetti, si rischia di mettere a repentaglio – conclude – un bene culturale tra i piu' preziosi al mondo. Per cui necessitano di una immediata sospensione la validita' e l'efficacia della sponsorizzazione e dell'originario bando''.
''Il Colosseo rischia di divenire bene privato senza aver valutato altre offerte, magari economicamente piu' vantaggiose – afferma il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo abbiamo chiesto al Tar di sospendere la sponsorizzazione e di fare chiarezza sulla gestione dell'intera operazione, che allo stato sembra portare vantaggi unicamente all'imprenditore Diego Della Valle e alle sue aziende''.