Colosseo, parte il restauro Tod’s. Della Valle: “Tre anni buttati”

Colosseo, parte il restauro Tod’s. Della Valle: “Tre anni buttati” (foto Ansa)

ROMA – Partono anche se con un ritardo di tre anni i lavori di restauro al Colosseo. E quel ritardo chi l’appalto per il lavoro l’ha vinto, ovvero l’imprenditore Diego Della Valle, non lo ha gradito e apertamente parla di tre anni buttati. A dire il vero sono stati anni di ricorsi e sospetti, compreso quello dell’Antitrust che aveva parlato di un gruppo Tod’s “favorito” nell’assegnazione dell’appalto.

“Abbiamo perso tre anni” le parole di Della Valle alla conferenza stampa di presentazione dei lavori. Tre anni in cui, secondo Della Valle “altri possibili sponsor sono stati scoraggiati, tre anni di perdita d’immagine”. E poi c’è la questione dei soldi buttati, veri o presunti.

Perché se Della Valle spiega che di soldi “non se ne sono persi perché i lavori non erano iniziati”, la direttrice del Colosseo per la soprintendenza speciale ai Beni archeologici Rossella Rea, come scrive il Corriere della Sera,  la pensa diversamente:

«In effetti di soldi se ne son persi, e non pochi». Perché i costi dei lavori «non sono lievitati in questi tre anni d’attesa ma quello che è aumentato sono le tasse sui lavori, che ora sono arrivate al 22%. Questo significa che bisogna ricalcolare tutto l’intervento. Il governo potrebbe intervenire cancellando l’aumento dell’Iva, per questo restauro così sofferto di un monumento tanto importante. Sarebbe davvero un aiuto importante e molto significativo».

Da qui l’ipotesi di calcolare l’Iva al 21% per il restauro. Intanto però la certezza è che stavolta i lavori partono davvero. Tutto dopo tre anni di ricorsi e attese. Un tempo in cui il Colosseo avrebbe potuto già avere un volto quasi nuovo.

 

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Emiliano Condò