Cronaca Italia

Come capire se si è stati morsi da un Vermocane: prurito, bruciore…

Nei mari italiani sta proliferando il Vermocane, un verme marino conosciuto per la sua capacità di causare irritazioni dolorose alla pelle umana attraverso le sue setole urticanti. Questo essere carnivoro sta diventando una specie invasiva che minaccia non solo l’ecosistema marino, ma anche l’industria della pesca e la sicurezza dei bagnanti. Studi recenti condotti dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) rivelano che il riscaldamento globale e le ondate di calore estive hanno contribuito significativamente alla loro crescita esponenziale.

Cos’è il Vermocane

Comunemente chiamato anche verme di fuoco, il Vermocane si nutre di animali morti o di carcasse, comportandosi come uno spazzino del mare. Questi vermi possono crescere fino a 50 centimetri di lunghezza, anche se la dimensione media è tra i 20 e i 30 centimetri. Alcuni racconti online riportano esemplari che raggiungono un metro, ma tali dimensioni sembrano esagerate rispetto alla media osservata. La loro colorazione vivace è un esempio di aposematismo, un adattamento evolutivo che avverte i predatori della loro tossicità. Le setole laterali del Vermocane sono infatti cariche di tossine che possono causare forti reazioni cutanee.

L’origine del nome “Vermocane” è avvolta nel mistero, mentre il termine “verme di fuoco” deriva dalla reazione infiammatoria e dolorosa che causa il contatto con le sue setole. Questi animali non sono una specie aliena nel Mar Mediterraneo; sono autoctoni della regione. Tuttavia, la loro presenza sta aumentando a nord a causa del fenomeno della meridionalizzazione, un processo legato al cambiamento climatico che provoca il riscaldamento delle acque marine. Questo fenomeno sta portando specie che solitamente si trovano nelle acque più calde del sud, come in Turchia, a risalire verso nord, rendendo più comune l’avvistamento del Vermocane nel Mar Tirreno rispetto all’Adriatico, che ha fondali sabbiosi meno favorevoli.

Cosa fare se si viene a contatto con il Vermocane

Il contatto con un Vermocane può causare seri disagi all’uomo. Le setole urticanti penetrano nella pelle, generando un intenso prurito, bruciore e infiammazione. Queste setole sono difficili da rimuovere e spesso richiedono metodi come l’uso di nastro adesivo o pinzette per estrarle completamente dalla pelle. L’applicazione di pomate o alcol può aiutare a lenire il dolore, ma un controllo medico è sempre consigliato per prevenire infezioni.

Il Vermocane non è noto per essere letale per l’uomo; non ci sono casi documentati di morti per shock anafilattico causati dal contatto con questo verme. Tuttavia, può provocare reazioni allergiche in individui sensibili. Le tossine del Vermocane sono ancora oggetto di studio e non è completamente chiaro se si tratti di un organismo velenoso (capace di iniettare veleno) o tossico (che causa effetti avversi al contatto o all’ingestione). Alcuni ricercatori sostengono che le setole contengano un fluido urticante, mentre altri non hanno trovato evidenze di tessuti ghiandolari che producano tali sostanze. Recenti studi suggeriscono che il Vermocane produca un cocktail di tossine appartenenti a diverse classi chimiche, ma la composizione esatta rimane incerta.

In caso di contatto con un Vermocane, è cruciale rimuovere immediatamente le setole per ridurre il dolore e l’infiammazione. Le pinzette possono essere utili per estrarre le setole visibili, ma per le setole più piccole e difficili da vedere, l’uso di nastro adesivo può essere efficace. Applicare una pomata specifica o dell’alcol può alleviare i sintomi, mentre nei casi più gravi potrebbe essere necessario l’uso di cortisone. È sempre consigliabile consultare un medico per valutare la situazione e prevenire complicazioni.

Una minaccia per l’ecosistema marino

Il Vermocane è una specie invasiva che sta minacciando non solo la salute umana ma anche l’ecosistema marino. Questi vermi si attaccano alle reti dei pescatori, causando danni economici, e rappresentano una minaccia per le riserve naturali marine, compresi i coralli. La loro capacità di rigenerarsi quando tagliati rende difficile controllarne la popolazione. Questo fenomeno di meridionalizzazione, accelerato dal cambiamento climatico, sta permettendo al Vermocane di colonizzare nuove aree, rendendo sempre più frequente il suo incontro nei mari italiani, in particolare nel sud.

Durante la stagione estiva, quando aumentano le attività marine e la balneazione, i rischi di incontrare un Vermocane crescono. I bagnanti e i subacquei devono essere particolarmente cauti e informati su come gestire un eventuale contatto con questo verme. La conoscenza delle caratteristiche del Vermocane, dei sintomi del suo morso e delle procedure per trattare le punture è essenziale per prevenire situazioni spiacevoli e potenzialmente pericolose.

Published by
Claudia Montanari