
Come prepararsi alla maturità: dall'alimentazione al sonno, i consigli dello psichiatra (foto archivio Ansa)
Come prepararsi al meglio agli esami di maturità? Studiare prima, ma lasciare le ultime 12-24 ore come momento di stacco, nel quale ci si ricarica in vista della prova.
Come prepararsi alla maturità: i cibi da scegliere e quelli da evitare
E cosa mangiare prima dell’esame? Optare per una colazione zuccherina, che fornisce energia, ad esempio con pane e marmellata. Moderazione, invece, con alcol, caffè ed energy drink, ricordando che anche il fumo di sigaretta è una brutta abitudine e non migliora le perfomances.
Sono questi i consigli del professor Enrico Zanalda, co-presidente della Società italiana di psichiatria (SIP), per una maturità serena dal 22 giugno.
Importante, per Zanalda, ricordare che la maturità “non è un concorso, in cui sebbene ci si prepari si possono trovare persone migliori: il successo della scuola è che tutti la conseguano. Chi non la consegue infatti è probabilmente perché ha gravi deficit, non solo nella prova in sé, ma in quello che è stato l’intero percorso scolastico per arrivarvi”.
Come prepararsi alla maturità: l’importanza del sonno
L’esperto sottolinea l’importanza del sonno nei giorni che precedono l’esame: mai sotto le 6 ore, perché dormire serve a consolidare la memoria, il giorno prima della prova per essere lucidi al massimo, anche 8-10.
E’ poi importante fare pasti leggeri e da Zanalda arriva anche un sì allo studio in gruppo, “perché ripetere specie ad alta voce aiuta a prepararsi all’esposizione che poi sarà davanti alla commissione”.
“Molto però – sottolinea – dipende da come si è abituati, se a studiare con gli altri o preferibilmente soli”.
Una strategia mentale che è poi importante mettere in atto, soprattutto in vista dell’orale, è pensare che il giudizio non è su se stessi come persone, ma sulle conoscenze in quel momento.
Dal co-presidente della Sip arriva poi anche un monito ai genitori: presenti si, ma non al punto da risultare invadenti.
Genitori e maturità
“La maturità è il momento in cui il ragazzo diventa maggiorenne ed è il momento di distacco dalla vita precedente da studente di scuola – conclude Zanalda -. I genitori dovrebbero aiutarlo ad essere il più possibile autonomo, senza stargli troppo addosso. La maturità non è di famiglia, ma del ragazzo. E deve essere lui l’artefice delle proprie scelte future, rispettandolo come persona”.