Cona (Ferrara). La maledizione della strega: a Villa Magnoni morti urla lamenti

Una villa a Cona, ma non è quella della strega. Forse nessuno ha avuto il coraggio di fotografarla

C’è una villa a Cona, in provincia di Ferrara, che si candida a essere una delle case più maledette d’Italia. Nessuno la abita, nessuno la vuole, è chiusa da anni e immersa in una silenziosa vegetazione.

Da quelle parti è conosciuta come Villa Magnoni, presumibilmente dal nome della famiglia che l’abitava, ma nessuno pare aver rivendicato la proprietà.

Una maledizione aleggia tra le mura silenziosa di questa grande casa abbandonata ed è quella che parla della morte di alcuni ragazzi una trentina di anni fa.

Si racconta infatti che verso la metà degli anno Ottanta quattro ragazzi fossero arrivati nel cortile della Villa durante una passeggiata da quelle parti. Si accorgono che la casa abbandonata ha molte finestre aperte e passaggi accessibili, decidono così di entrare e di esplorare il primo piano della casa. Durante l’esplorazione, però, vengono raggiunti dalle urla di qualcuno. Spaventati, si girano e vedono affacciata a una delle finestre del primo piano una donna molto vecchia, comparsa da chissà dove, che gli intima di andarsene e di non tornare più. Terrorizzati i ragazzi scappano via, ma mentre corrono sulla strada vengono travolti da un’automobile e muoiono in tre. Il quarto riesce a salvarsi e racconta tutta la storia.

L’amministrazione comunale decide di far murare tutte le finestre della Villa, per evitare altri incidenti similari, ma esattamente una settimana dopo la finestra dove la strega si sarebbe affacciata per spaventare i ragazzi è libera e senza più murature.

Da allora nessuno ha più tentato di comprarla e si mormora che i visitatori incauti che si avventurano da quelle parti sentano dei borbottii femminile che intimano loro di andarsene da lì.

 

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Marco Benedetto