Concorso con domande errate: la Gelmini fa i nomi dei “colpevoli”

Miariastella Gelmini (foto LaPresse)

ROMA – Mariastella Gelmini non ci sta e così dopo la figuraccia dei test per presidi, il sito del Ministero dell’Istruzione ha rivelato i nomi dei diretti responsabili degli errori nei quiz. Il caso era nato dal fatto che nella prima parte della selezione concorsuale, ben 975 delle 5.663 domande pubblicate il primo settembre sono risultate errate, formulate in maniera poco chiara o ambigue. Un numero di errori (quasi una domanda su 5) che è sembrato eccessivo per un concorso così importante.

Il ministero ha quindi prima diffuso un comunicato stampa per prendere le distanze dalla figuraccia e poi ha rivelato sul web i nomi dei diretti “responsabili” dei troppi quesiti “sbagliati”. “Il Ministero – recita la nota – ha operato una revisione totale delle 5.663 domande predisposte da una commissione esterna di esperti di varia estrazione, la cui composizione è consultabile su internet. Non si può pertanto attribuire al ministero – prosegue la nota – esattamente il contrario di quanto è avvenuto e che è facilmente verificabile. Con una news pubblicata sul sito dell’Ansas (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, un tempo Indire) è possibile scorrere l’elenco degli esperti incaricati di redigere le domande per le prove preselettive del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici”.

In questo modo il ministro e il suo staff cercano di tirarsi fuori dalle polemiche degli ultimi giorni. Le domande erano state affidate a persone di tutto rispetto, ma allora perché tanti errori? Tra gli estensori delle oltre 5mila domande troviamo ben 24 docenti universitari, 17 dirigenti scolastici e 5 ispettori ministeriali. Più 11 ricercatori, 5 avvocati, 20 docenti e persino un consigliere del ministro: Max Bruschi. In tutto, 89 persone che nel lungo elenco sono anche affiancate all’area di pertinenza delle domande.

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Alessandro Avico