Concorso Scuola, l'esperimento: in alcune classi quasi il 90% bocciati ai quiz, e nemmeno i prof di ruolo ce la fanno (Foto Ansa)
Il Concorso Scuola, speranza per migliaia di precari, è una disfatta. La percentuale dei bocciati alle prime selezioni è spropositata: in alcune classi di concorso quasi il 90% ha fallito la prova. Il sogno di 430.583 candidati, inseguito dal 2018 quando fu annunciato per la prima volta il concorso, poi bandito nel 2020, si è infranto sui quiz a crocette che lo stesso ministro Bianchi ha definito “inadeguati”.
Per passare la prova bisognava rispondere correttamente a 35 domande su 50, raggiungendo un punteggio pari a 70 (2 punti a domanda). Quindi con più di 15 errori si veniva respinti. Un vero e proprio terno a lotto che neppure gli attuali insegnanti di ruolo sono stati in grado di superare, come dimostra l’esperimento del Corriere della Sera.
Sul Corriere il prof. Marco Ricucci, docente di Italiano e Latino al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Milano e a contratto presso l’Università degli Studi di Milano, racconta la sua esperienza come cavia volontaria al quiz.
Ha voluto “provare l’ebbrezza del concorso ordinario – spiega – in quanto io sono entrato di ruolo dopo essere stato selezionato e abilitato con la SISS attraverso lo scorrimento delle Graduatorie ad Esaurimento. Ebbene, ho raggiunto 68/70 nella prova computerizzata”.
Eppure il prof Ricucci ha un curriculum accademico di gran pregio: “Ho una laurea in Lettere conseguita col massimo dei voti, un corso biennale di formazione specialistico per diventare professore, quasi 10 anni di insegnamento alle medie, un anno di formazione e prova superato”.
“Non ho fatto altro – osserva amareggiato – che affrontare il concorso come un gratta-e-vinci, per poi, bocciato, ritornare a occupare la mia cattedra di ruolo. Speriamo nella prossima volta, in un concorso basato su criteri diversi. Io però non ci sarò”.