Piani sopraelevati, cantine rese abitabili, la nuova stanza degli ospiti che al catasto risulta “locale di lavanderia”. Tutte situazioni che fino a oggi hanno dato vita a liti condominiali trascinate per anni senza soluzione: per rivedere le tabelle millesimali (e quindi la ripartizione delle spese tra gli inquilini) serviva il voto all’unanimità dei condomini.
Sbagliato, dice oggi la Corte di Cassazione, basta la maggioranza. Fino a oggi le situazioni di stallo erano all’ordine del giorno: valla a trovare l’approvazione unanime di una disposizione, significa mettere tutti d’accordo in un assemblea di condominio sull’argomento soldi. Missione impossibile, come saprebbe dire qualsiasi amministratore di condominio. Ma da oggi le controversie saranno più facili e le liti in assemblea ( si spera) più rare.