ROMA – Cade l'ombrello parlamentare per il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che per i giudizi pronunciati in un'intervista al Messaggero sull'ex pm di Potenza Henry John Woodcock si era visto querelare da questi per diffamazione.
La Corte Costituzionale, accogliendo il ricorso per conflitto fra poteri dello Stato sollevato dal Tribunale di Roma, presso cui pendeva il procedimento a carico di Gasparri, ha annullato la deliberazione di insindacabilita' votata dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2008.
Gasparri aveva definito Woodcock ''un bizzarro pm che spara a vanvera accuse ridicole'' e ''un personaggio boccaccesco'', parlando di una ''liaison'' tra lui e una collega magistrato. Si tratta di dichiarazioni, aveva sostenuto la Camera, dichiarando la insindacabilita', che riproducono posizioni espresse da atti di sindacato ispettivo e da proposte di legge riguardanti la riforma dell'ordinamento giudiziario, sia pure presentati da altri parlamentari.
Una tesi ritenuta ''priva di fondamento'' dalla Consulta, che nota in particolare come il riferimento alla liaison ''non puo' in alcun modo ricollegarsi'' alle proposte di legge sulla riforma dell'ordinamento giudiziario.