ROMA, 7 MAR – Braccio di ferro tra il Csm e la mamma del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Marzia Russo. Oggetto del contendere, il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio dell'infermita' di cui era affetto il marito Giuseppe e , magistrato come il figlio Luigi e morto una decina di anni fa, e la relativa concessione di un equo indennizzo, che Palazzo dei marescialli continua a negare.
La querelle va avanti dal 2006, quando il Csm rigetto' per la prima volta la richiesta, ritenendo che non vi fosse alcun collegamento causale tra il servizio prestato da De Magistris e la malattia che ne ha determinato la morte. Una decisione annullata l'anno scorso dal Tar della Campania, che ha invece dato ragione alla vedova, sulla scorta di una consulenza tecnica d'ufficio, che ha riconosciuto il ruolo giocato dallo stress lavorativo legato alle grosse responsabilita' professionali come concausa nello sviluppo della malattia.
Ma il Csm non si arrende: e oggi all'unanimita' il plenum ha chiesto all'Avvocatura dello Stato di presentare appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Campania; non solo perche' le decisioni del Csm possono essere impugnate solo davanti al Tar del Lazio e dunque quello della Campania non aveva competenza a pronunciarsi, ma anche perche' il Csm era obbligato a conformarsi al parere vincolante, in questo caso negativo, del Comitato di verifica per le cause di servizio.