Terrapiattisti cercano "fine del mondo" a Lampedusa: sbagliano strada e rischiano naufragio a Ustica (il porto di Ustica, foto Ansa)
In principio ci fu Cristoforo Colombo, poi i terrapiattisti. Un uomo e una donna, entrambi di mezza età, in pieno lockdown sono partiti dal Veneto per arrivare in Sicilia.
La coppia è salpata da Termini Imerese alla volta di Lampedusa, alla ricerca della fine del mondo “piatto” . Puntando il Nord invece che il Sud, i due hanno sbagliano rotta e sono approdati sull’isola di Ustica stanchi e assetati su una barchetta, tra lo sgomento del sindaco, dei Carabinieri e delle Guarda Costiera.
I due avevano sbagliato rotta. Invece che verso Sud erano andati verso Nord ed avevano raggiunto Ustica rischiando di fare naufragio.
La vicenda è stata raccontato da La Stampa e ripresa da Today.
“La cosa diverte è che si orientavano con una bussola, strumento che funziona sulla base del magnetismo terrestre, principio che loro, da terrapiattisti, dovrebbero rifiutare”, racconta Salvatore Zichici, medico dell’Ufficio di sanità marittima del ministero della Salute-
Zichici si è trovato a gestire la vicenda dal suo presidio di Palermo.
Dopo essere sbarcati ad Ustica, la coppia è fuggita dalla quarantena.
Il loro arrivo è avvenuto tre mesi fa in piena epidemia di coronavirus: da Ustica sono stati scortati con la loro barchetta fino a Palermo per poi vedersi imposta una quarantena precauzionale per quindici giorni da trascorrere a bordo del loro scafo.
I due però hanno provato a fuggire sempre via mare. La Capitaneria di porto se li è andati a riprendere senza fretta tre ore dopo.
I due non erano molto esperti di navigazione ed erano ancora molto vicini alla costa.
Riportati indietro, i due hanno tentato una nuova fuga finendo stavolta in casa di un uomo che sosteneva di essere positivo al coronavirus.
Alla fine, la coppia è ripartita ed è tornata in Veneto via terra (fonte: La Stampa, Today).