Coronavirus, a Castiglione d'Adda (zona rossa) segnano le case dei contagiati con la vernice nera (foto Ansa)
ROMA – “Sta succedendo l’incredibile, segnano i negozi e le case degli infetti con la vernice nera”.
A La Zanzara, su Radio 24, la testimonianza di un abitante all’interno della zona rossa, a Castiglione d’Adda, in lacrime: “Ci hanno lasciati da soli – dice- e c’è la fobia di essere contagiati da quelli che hanno già preso il virus. Io sto bene, sono negativo, e sto andando in giro a fare queste foto. Ovviamente non si sa se queste case poi sono veramente delle persone che hanno il coronavirus”.
“Due settimane di divieti non bastano, serve almeno tutto marzo e non solo al Nord”. Il presidente della Società italiana di virologia Arnaldo Caruso, intervistato dalla Stampa, invita la politica al coraggio, “perché la Cina insegna a non abbassare la guardia altrimenti i contagi aumentano”.
“Il confronto con l’andamento cinese è chiaro: siamo solo all’inizio della curva delle infezioni. Spero che una pausa arrivi presto, ma è questione di mesi non di settimane”, dice Caruso, secondo cui le misure prese sono giuste “ma vanno prolungate e allargate ad altre regioni, anche al sud, altrimenti sarà un disastro. Il coronavirus porta il 20% dei contagiati in ospedale e il 10% in terapia intensiva. Se non si frena l’epidemia non ci saranno posti letto sufficienti”. “La sfida senza precedenti è quanto sia in grado di reggere il Sistema sanitario nazionale”, evidenzia Caruso.
“Questa è la prima vera epidemia respiratoria documentabile. Dell’influenza conosciamo cure e vaccini, ne siamo in parte immuni, mentre il coronavirus è nuovo e potenzialmente infetta tutti, è molto contagioso e cento volte più letale”. Se il coronavirus non è ancora una pandemia, “lo sta diventando. Pandemia è quando ci sono tanti focolai in più Paesi. Il coronavirus potrebbe anche attenuarsi in estate e tornare l’anno prossimo o quello dopo”. Il vaccino, aggiunge, “non ci sarà prima di due anni e come per l’influenza potrebbe funzionare solo in parte. Meglio puntare sui farmaci antivirali, magari da perfezionare per l’occasione”.
Fonte: La Zanzara, Ansa.