
Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti (foto ANSA)

ROMA- Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti e i settentrionali in genere. In più d’una amministrazione e governo locale del Mezzogiorno ci si è lasciati andare nel proclamare off-limits chi viene dal Nord Italia. E tra le righe delle ordinanze traspare evidente come chi le scrive respiri un’aria inquinata. Inquinata da un po’ ci si gode a trattare quelli del Nord come appestati. Ordinanze al sapore neo borbonico. I Borboni, quelli veri, neanche loro si sarebbero sognati simili strafalcioni.
Hanno cominciato i Comuni dell’isola di Ischia che hanno, senza averne diritto e ragione, vietato l’ingresso agli italiani che vengono dalle Regioni del Nord. C’è voluta la Prefettura di napoli per cancellare il più in fretta possibile simile bestialità . Qualcuno ha colto l’occasione per ripagare in egual moneta, ricordando come quegli stessi Comuni abbiano chiesto all’Italia tutta legislazione e trattamento speciali per i danni del terremoto subito. Stessa moneta, moneta sbagliata. Ma reazione, fallo di reazione comprensibile nell’apprendere di divieti di ingresso su base…etnica, di carta di identità , di accento nel parlare?
I Comuni di Ischia non avevano deciso di controllare situazioni sanitari o condizioni di salute. Quelli del Nord non entrano. Perché? Perché sono del Nord.
La Regione Basilicata è arrivata a così ordinare: “Tutti i cittadini provenienti da Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia negli ultimi 14 giorni…per loro 14 giorni di quarantena”. Così imparano a calare al Sud. Regione Calabria è stata più soft, evidentemente tra i funzionari qualcuno che sa di leggi e poteri c’era quando la Regione ha emesso “invito a chi torna dalle Regioni settentrionali a comunicare…in modo da valutare eventuale quarantena attiva volontaria”. In Regione Calabria la “valutazione”, si suppone previo verifica medico sanitaria, è il dovuto confine tra un editto anti settentrionali e una misura di prevenzione anti coronavirus.
I Comuni di Ischia, la Regione Basilicata e altre amministrazioni e governi locali, focolai sudisti di strafalcioni anti lombardo-veneti. Testi che mostrano la scarsa nozione e competenza minima delle leggi, dei poteri e della stessa struttura dello Stato e del diritto. Strafalcioni scritti da incompetenti d’assalto. Ma anche un fiorire di iniziative dal basso, una per tutte: la mascherina obbligatoria in un ospedale campano per i parenti, settentrionali, di un ricoverato.
Alla base vi sarà anche la preoccupazione per il coronavirus e l’ansia per tenere sterilizzato il proprio territorio. E di certo vi sarà una sorta di “strafare” sotto la pressione del sentito dire. Ma oltre all’ignoranza legislativa e all’eccesso paranoico di zelo, netto si staglia un compiacimento, complice e ammiccante, nel proclamare i settentrionali malvenuti al Sud.
