
Coronavirus, il bollettino del 15 settembre: 17.978 nuovi casi e 60 morti. Tasso di positività al 12,2% (foto Ansa)
Sono 17.978 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Mercoledì i contagiati erano 18.854. Le vittime sono 60, in calo rispetto alle 69 di mercoledì. Il tasso è al 12,2%, in lieve aumento rispetto all’11% di mercoledì.
I numeri
Il totale dei casi di Covid rilevati dall’inizio della pandemia in Italia è di 22.114.423. E’ quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Sono 143 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 meno di ieri nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono 15. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 3.632 nelle ultime 24 ore, 87 in meno rispetto a mercoledì. Gli attualmente positivi sono 444.210, rispetto a mercoledì 6.690 in meno. Dimessi e guariti sono 21.493.749 (+24.603) mentre il totale dei decessi dall’inizio della pandemia è di 176.464.
Speranza: “Non dobbiamo pensare che la sfida del Covid sia conclusa”
“Per quanto riguarda le scuole l’obiettivo è in presenza e in sicurezza, i due termini possono viaggiare insieme”: a dirlo è stato il ministro alla salute, Roberto Speranza, oggi a Terni. “Grazie alla campagna di vaccinazione che ha avuto una grandissima risposta da parte degli italiani – ha aggiunto Speranza – siamo in condizione di gestire la sfida in maniera del tutto diversa rispetto al passato”. Sull’eventualità di reintroduzione del Green pass in inverno, il ministro ha spiegato che “è stato utile in una determinata stagione, ma è una misura che oggi il governo ha ritenuto del tutto superata grazie alla campagna di vaccinazione a cui ha risposto il 90% di italiani”. Ha invece di nuovo “bollato” come “ambigui” i leader del centrodestra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sul tema delle vaccinazioni: “Alla Meloni – ha detto Speranza – sono giorni che chiedo un confronto, deve dire cosa succederà dopo il 26 settembre in caso di una sua affermazione elettorale per quanto riguarda la campagna di vaccinazione”. “La vaccinazione non è patrimonio di un governo, di un ministro o di un commissario straordinario, ma è patrimonio del Paese e tutti devono impegnarsi fortemente per dire che dopo il 26 settembre non cambia la linea di fondo del governo e dell’Italia”, ha concluso Speranza.